A.N.P.I. LECCO
Grazie, Giancarla.
Continueremo a seguire la strada che ci hai indicato.
ANPI provinciale Lecco
La Rete per gli espatri​
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Dopo l’armistizio con gli angloamericani, l’occupazione tedesca e la nascita della Repubblica Sociale Italiana (RSI) al servizio degli occupanti, introdussero nuove gravi tensioni nella vita del paese.
Da un lato l’incrudirsi della persecuzione contro gli oppositori politici, che già il regime fascista aveva abbondantemente attuato, dall’altro l’emergere di due nuovi problemi:
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la presenza di ex prigionieri di guerra che erano fuggiti dai campi di prigionia e che, se catturati, rischiavano la deportazione e quindi la vita;
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il ‘salto di qualità’ nella politica antiebraica del fascismo che da ‘politica di discriminazione’ divenne ‘politica di sterminio’. Infatti, la RSI stabilì che gli ebrei italiani dovevano essere considerati ‘stranieri’ e nemici di guerra. Da qui derivò una continua collaborazione tra le autorità fasciste e quelle naziste per la cattura degli ebrei e la loro deportazione nei lager.
Il nostro territorio fu investito direttamente dalle conseguenze di questi fatti e seppe reagire in modo esemplare.
Nei giorni successivi all’armistizio, circa 2.500 prigionieri di guerra alleati fuggirono dal campo di Grumello al Piano, situato nelle vicinanze di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. Cercavano la salvezza; il luogo più sicuro era la Svizzera e qui venivano indirizzati.
In quei giorni di settembre, l’area che sta tra Bergamo e la Svizzera venne attraversata da colonne di ex prigionieri che avevano bisogno di tutto e come già stava facendo con i nostri soldati sbandati, la popolazione spontaneamente li aiutò con cibo, vestiti, indicazioni della strada da seguire. E ciò avvenne nonostante le autorità nazifasciste avessero messo in campo sia la minaccia di pene gravissime, compresa quella di morte, per chiunque avesse aiutato gli ex prigionieri, sia la promessa di un premio di 1.800 lire (o di 20 sterline, a sceta) per chi li avesse consegnati ai tedeschi.
Lo stesso avvenne verso gli ebrei, ugualmente costretti a fuggire dall’Italia.
Oltre alle molle iniziative spontanee di singoli o di gruppi informali, nel settembre del 1943, tra lecchese e comasco si costituirono centri, più o meno strutturati, per la fuga degli ebrei e dei prigionieri alleati:
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a Sormano, da dove il parroco don Carlo Banfi accompagnava personalmente i fuggiaschi in Svizzera attraverso il Piano del Tivano, Nesso, il lago, il Monte Bisbino;
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a Pusiano, dove operava il capitano Guido Brugger con i suoi partigiani;
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a Caslino d’Erba, dove agiva l’antifascista Raffaele Banzola con la collaborazione del parroco di Ponte Lambro, don Giovanni Strada;
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a Lecco dove facevano da riferimento le sorelle Villa, Luigi Frigerio, Antonio Colombo, Franco Minonzio, Giuseppe Mauri;
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a Bellano, dove attorno al parroco don Rovelli, si muovevano il coadiutore don Lissoni e Antonio e Renato Cameroni.
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in Valsassina, don Giacomo Maffei mette a disposizione casa e parrocchia di Parlasco per chi è in fuga;
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a Noceno, in Val Muggiasca, è don Ambrogio Cariboni il riferimento per gli espatri in Svizzera.
A questi centri veniva indirizzato chi doveva espatriare e alla loro organizzazione operò efficacemente il lecchese Enzo Locatelli, agente della rete promossa dal comando del CLN dell’Alta Italia e coordinata dall’ing. Giuseppe Bacciagaluppi, diretto collaboratore di Ferruccio Parri.
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Mappa dei "Percorsi della salvezza"
Copia presso ANPI Lecco
2
Giuseppe Bacciagaluppi ''FINAL REPORT ON BEHALF OF ALLIED PRISONERS OF WAR''
Collocazione: ISMLI, fondo Bacciagaluppi
3​
DIAGRAM OF TRANSFERS TO SWITZERLAND'' Fondo Bacciagaluppi b 2 fasc 13
Collocazione: ISMLI, fondo Bacciagaluppi
4
Memoria di don Facchinetti
Tratta da Rosaria Marchesi; C'era la guerra
5
Testimonianza di Don Rovelli
Collocazione; Archivio Prepositurale di Bellano. Ripreso da "Insieme cultura N°5 del 1984, a cura di Vittorio Mezzera"
6
Relazione di Goffredo Brugger, padre di Guido
Tratto da Gabriele Fontana, Scampoli "La Resistenza Brembana tra spontaneità e organizzazione
7
Testimonianza di Caterina Villa
Collocazione: (Originale) presso Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione di Sondrio. (Copia) presso l'archivio ANPI Lecco.
8
Vita partigiana di Enzo Locatelli
Collocazione: ANPI Lecco
9
Denuncia della GNR di Bergamo del 21 agosto 1944
Collocazione: Archivio privato Carlo Locatelli
10
Arresti alla Face Standard (da notiziario GNR)
Collocazione: Fondazione Micheletti/ https://www.notiziarignr.it/home/default.asp
11
Testimonianza di Giacomo Carissimi
Collocazione: Archivio privato Carlo Locatelli
12
Certificato di morte di Guido Brugger
Collocazione: (Originale)Arolsen Archivies/(Copia)ANPI Lecco
13
Riconoscimento dell'attività di Guido Brugger
Collocazione: ANPI Lecco
14
Elenco degli ebrei 1943
Collocazione: Archivio di Stato di Como, Prefettura, Scassellati, c.2